C. Collodi
PINOCCHIO NON VUOL PRENDERE LA MEDICINA
Appena i medici furono usciti dalla stanza, la Fata si avvicin? a Pinocchio e si accorse che aveva la febbre alta.
Allora sciolse una polverina bianca in un bicchier d’acqua e lo diede al burattino :
— Bevila, e in pochi giorni sarai guarito.
Pinocchio guard? il bicchiere, fece una smorfia e poi domand? con voce piagnucolante :
— ? dolce о amara ?
— ? amara, ma ti far? bene.
— Se ? amara, non la voglio.
— Da’ retta a me : bevila.
— L’amaro non mi piace.
— Bevila : e quando l’avrai bevuta, ti dar? dello zucchero.
— Dov’? lo zucchero ?
— Eccolo qui,— disse la Fata.
— Prima voglio lo zucchero, e poi berr? queiracquaccia amara.
— Lo prometti?
— S?, ....
La Fata gli diede lo zucchero, e Pinocchio, dopo averlo inghiottito in un attimo, si lecc? le labbra e disse :
— Com’? buona !
— Ora, mantieni la promessa e bevi queste poche gocce d’acqua, che ti renderanno la salute I
Pinocchio prese di malavoglia il bicchiere in mano e vi ficc? la punta del naso ; poi l’avvicin? alla bocca ; poi ci ficc? di nuovo la punta del naso ; finalmente disse :
— ? troppo amara ! Troppo amara ! lo non la posso bere.
— Ma non l’hai nemmeno assaggiata !
— Ho sentito l’odore. Voglio un’altra caramella e poi la berr?.
Allora la Fata gli mise in bocca un po’ di zucchero e dopo
gli present? di nuovo il bicchiere :
— Cos] non la posso bere ! — disse il burattino.
— Perch? ?
— Perch? mi d? noia il guanciale.
La Fata gli tolse il guanciale.
— Ё inutile. Nemmeno cosi la posso bere.
— Che cosa ti d? noia ?
— Mi d? noia la porta della camera che ? aperta.
La Fata chiuse la porta.
— Insomma — grid? Pinocchio, non la voglio bere, no, no, no I
— Ma ragazzo mio, ti pentirai ...
— Non m’importa! ...
— La tua malattia ? grave !
— Non m’importa. Piuttosto morire che bere quella medicina cattiva ...
In fin dei conti Pinocchio bevve la medicina e pochi minuti dopo salt? gi? dal letto guarito. I burattini si ammalano di rado e guariscono molto presto.